Guida / Voce "Misure"

Da DecArch - Decorazione architettonica romana.
Jump to navigation Jump to search

Torna all'Indice della Guida

Ragioni

Prendere le misure di un blocco ha due scopi: uno pratico (sapere il peso e l'ingombro nel caso ad esempio che essere movimentato o esposto) e uno scientifico, che riguarda il tentativo di ricostruirne la posizione all'interno dell'architettura a cui apparteneva.

Gli ordini architettonici e le parti degli edifici antichi, e all'interno di essi le parti costitutive degli elementi architettonici, erano generalmente legati tra loro da precisi rapporti proporzionali, che si modificarono nel tempo, dalla prima architettura in pietra di epoca greca arcaica agli ordini applicati degli edifici tardo-imperiali. Ciò significa che anche da un frammento molto piccolo, purché conservi almeno una misura significativa, è possibile ricavare, in base alle proporzioni di simili parti presenti negli ordini conservati in situ della stessa epoca, l'altezza complessiva dell'ordine a cui apparteneva e le altezze degli altri elementi di esso: di conseguenza diventa anche possibile determinare quali altri frammenti provenienti dal medesimo contesto archeologico potessero appartenere ad uno stesso ordine e confrontarne poi la ricostruzione con le tracce visibili sugli eventuali resti murari dell'edificio.

Parallelamente le differenze di misure in elementi uguali tra loro per successione di modanature e per disegno e stile delle decorazioni consentono di suddividere più precisamente una serie di frammenti tra diverse tipologie. In questo senso le misure sono particolarmente significative per elementi poco caratterizzati da altri punti di vista. Ciò è particolarmente vero per i fusti di colonna, lisci o scanalati, e per gli elementi con modanature lasciate lisce, o ancora per epoche e luoghi in cui piccole differenze di disegno e di resa tra le modanature compaiono anche in una stessa membratura a seconda della mano dello scalpellino, come spesso accade in epoca augustea[1], ovvero ancora per dividere tra i vari ordini i frammenti di decorazione architettonica di un edificio dove questa si presenta particolarmente uniforme[2], invece, per quanto riguarda il disegno e lo stile.

Metodo

Misure del blocco

TreMisure.jpg

In primo luogo si prendono le misure del blocco: ciò serve a definire quanto si è conservato, a poter dare indicazioni in merito al peso e all'ingombro e, in particolare per le altezze degli elementi della trabeazione, dei capitelli e delle basi e per il diametro o la larghezza dei sostegni, negli ordini architettonici, aiutano ad individuare l'architettura di appartenenza. Le misure di un blocco di decorazione architettonica da prendere sono fondamentalmente tre, come le tre dimensioni dello spazio: altezza, larghezza, spessore (oppure altezza e diametro, che corrisponde sia alla larghezza che allo spessore nel caso ad esempio dei fusti di colonna). Queste tre dimensioni sono individuate secondo la posizione originaria del blocco nell'architettura di appartenenza.

Misure delle parti del blocco

Misure delle modanature

Misure per le tracce di lavorazione

Altre misure significative

Note

  1. Vedi ad esempio le differenze tra i capitelli compositi di epoca augustea reimpiegati nel mausoleo di Santa Costanza a Roma, presentati qui.
  2. Una decorazione particolarmente uniforme è presente nei diversi edifici del complesso del Foro di Traiano: vedi M. MILELLA, "La decorazione architettonica del Foro Traiano a Roma", in S. RAMALLO ASENSIO (a cura di), La decoración arquitectónica en las ciudades romanas de occidente (congresso Cartagena 2003), Murcia 2004, 55-71 (inserita la parte relativa allo stile decorativo del Foro di Traiano, alle pagine 66-70).