Utente:MM/Engramma

Da DecArch - Decorazione architettonica romana.
Jump to navigation Jump to search

Il sito di DecArch sulla decorazione architettonica romana è nato in realtà in forma cartacea, come una sorta di piccola "guida"-dispensa realizzata per la cattedra di Patrizio Pensabene all'Università di Roma negli anni '80. Il testo, distribuito per fotocopia, era realizzato con le "tecniche" che erano allora le più diffuse: un dattiloscritto con l'aggiunta di schizzi e schemi grafici, eseguiti a mano, e di fotocopie di fotografie tratte da libri, a volte "rielaborate" con scritte a penna. La sua soprendente diffusione, dovuta probabilmente, più che ai suoi meriti, alla mancanza di un manuale sull'argomento, sono stati la prima spinta all'idea di farne qualcosa di più.

Nel frattempo ho continuato ad occuparmi di questo argomento, pubblicando, come tutti i miei colleghi, degli articoli cartacei. Non essendo moltissime le pubblicazioni sul tema, è stato necessario per me acquisire conoscenza dei materiali di cui mi occupavo soprattutto andandoli a vedere: ho raccolto in tal modo un buon numero di fotografie e osservazioni, spesso troppo disperse e casuali per divenire l'oggetto di una pubblicazione, ma che ugualmente sembrava un peccato lasciare inutilizzate e che desideravo mettere a disposizione anche di chi potesse trovare utili questi materiali.

Devo confessare che questi studi sono per me un piacere e una passione. E chi si appassiona di un particolare argomento ha in genere desiderio di comunicare i risultati delle proprie ricerche, osservazioni e intuizioni. Del resto queste acquistano un senso dal confronto con altri e se possono essere utili per altre ricerche, osservazioni e intuizioni, non se rimangono fini a se stesse: le idee vivono, infatti per quanto si diffondono. E considero questo il piacere e il dovere, insieme, della ricerca.

Internet, quando sono arrivata a conoscerlo, mi è sembrato uno straordinario strumento di diffusione e condivisione della conoscenza. Consente una maggiore libertà di azione, non vincolata a problemi di costi, o di spazi fisici, o di sequenze preordinate di pagine, e dunque di argomenti,. E consente una comunicazione e un confronto più efficaci, con la sua possibilità di "ricevere", oltre che di "trasmettere".

Richiede senza dubbio un cambiamento di mentalità in chi fa ricerca e in chi ne usufruisce, credo per alcuni fondamentali motivi: 1) perché sposta l'attenzione da "chi" scrive a "cosa" si scrive, nel senso che l'autorevolezza va conquistata ogni volta con la qualità dei contenuti e non può essere data per scontata; 2) perché richiede un approccio critico in chi legge, visto che chiunque può scrivere qualsiasi cosa ed è indispensabile saper distinguere: è necessaria dunque una partecipazione attiva e non solo un'assimilazione passiva, che a me pare molto più produttiva per una vera crescita culturale; 3) perché l'ipertestualità e la multimedialità, propri del digitale vs. il testo stampato, sono strumenti che consentono una comunicazione più efficace, ma comportano un diverso modo di esprimere i concetti che ci interessa trasmettere. Personalmente credo che tutto questo costituisca una bellissima opportunità di dare sostanza agli scopi per cui si fa ricerca e si studia.

Date queste premesse, provare a mettere in rete quello che avevo raccolto nei miei studi è stata una logica conseguenza, e l'ho fatto nel 2004, approfittando di uno spazio gratuito offerto dal mio provider. Due sono state le scelte importanti: la scelta della licenza GFDL in cui rilasciare tutti i contenuti[1], che penso sia del tutto ovvia dato lo scopo di consentire la più ampia diffusione del materiale, e la scelta di privilegiare il contenuto (del resto l'unica cosa di cui posso dire di intendermi). Dal punto di vista "informatico" il sito è, invece, del tutto artigianale. Anche l'organizzazione e i collegamenti tra le pagine immagino siano ampiamente migliorabili, con una maggiore esperienza. Il sito inoltre è stato sempre considerato un work-in-progress, mai del tutto completato. Nonostante questo, ha ottenuto dei riscontri positivi, tra i quali mi ha particolarmente lusingato l'attenzione di Engramma. Naturalmente questo è uno stimolo a proseguire sulla strada intrapresa.

La storia, infatti, non finisce qui. Sebbene l'aggiornamento in rete non sia proseguito, ho però continuato a pensarci ed ho anche avviato la scansione delle diapositive che costituiscono il patrimonio di immagini raccolto in questi anni e che desideravo mettere a disposizione di tutti. Inoltre ho sperimentato, come utente di Wikipedia in italiano, che del resto condivide gli stessi scopi di diffusione della conoscenza, le possibilità del software wiki, legate sia, soprattutto, alle maggiori possibilità di interazione, sia, per quanto mi riguarda personalmente, alla più immediata e intuitiva immissione in rete dei contenuti e dei loro reciproci collegamenti.

Ho quindi deciso di mettere in rete un nuovo sito basato su wiki, acquisendo anche il dominio www.Decarch.it (un vezzo, se si vuole, ma che rispetto alla complicatissima url del sito attuale, spero consenta una più facile reperibilità): in questo momento ci sto lavorando, e questa volta non da sola, ma insieme ad un piccolo gruppo di collaboratori. Il sito forse sarà già in rete con le sue prime pagine, naturalmente riorganizzate a partire da quelle del vecchio sito, nel momento in cui questo scritto verrà pubblicato.

Lo scopo di questo trasferimento è duplice: si tratta, infatti, da un lato, di completare il progetto che avevo immaginato a suo tempo, creando un vero e proprio manuale on-line, facilmente accessibile, e mettendo a disposizione tutto il materiale raccolto. Spero, inoltre, che le possibilità offerte da un sito wiki favoriscano una partecipazione più ampia, con altri punti di vista, permettendo di arricchire il materiale a disposizione di tutti, rendendo più concreto il confronto e lo scambio che sono alla base del progredire della ricerca e promuovendo un nuovo e diverso modo di operare in questo settore di studi.

Marina Milella

Note

  1. Poi sostituita dalla equivalente CC by-sa 2.5.